Namtar
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Reference
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Profile in Italian - Jump to English
ー Generalità ー
Specie: SpettroEtà: antico quanto l'universo
Altezza: sconosciuto
Peso: sconosciuto
Altri nomi/pseudonimi:
COSA (DEITTA)
ESSO (SUNU)
Mondo: NoWorld
Parentele:
Dišakamak (creazione)
Kasânītu (creazione, †)
ー Aspetto
Il corpo di Namtar era composto principalmente da oscurità, con alcuni dettagli fatti di luce. La SUA aureola era composta da Filato del Destino condensato. Il liquido che usciva dalla SUA bocca era una sostanza velenosa, origine di tutte le malattie.
ー Storia
Namtar è uno Spettro del Tempo che esistette prima degli Spettri della Materia all'inizio dell'universo. Fu ESSO a raccogliere la prima luce dell'universo nelle SUE mani e a permettere la nascita di Dišakamak e Kasânītu, ma non previde il loro inghiottimento nell'oscurità. ESSO quindi si sacrificò per stabilizzare tale oscurità, ma era troppo tardi per le SUE creazioni. Dopo il SUO sacrificio, il Filato del Destino si espanse in tutto l'universo e attualmente è la forza che mantiene stabile il NoWorld e tutti i Mondi fissi al suo interno: senza il Filato, i Mondi potrebbero scontrarsi a causa del vuoto in continuo cambiamento del NoWorld. Il Filato del Destino è per lo più invisibile, ma può essere visto da Dišakamak e da coloro che controllano la Materia (Spettri della Materia, Molocco, Koannael, Jocelyn e Alaia, in futuro anche Devanampiya). Ha l'aspetto di un sottile filo di seta blu. Ad un certo punto dopo la morte di Namtar, il Filato del Destino si condensò in quattro diversi centri e diede origine agli Spettri della Materia Neutronium, Higgs Boson, Volkas e Strangelet.
Namtar è comunemente chiamato COSA (DEITTA) o ESSO (SUNU) nella letteratura. Esistono solo poche poesie su di ESSO, scritte da Higgs Boson, che ha riportato ciò che Dišakamak le ha raccontato. Dišakamak ha potuto vedere ESSO solo per un breve istante. Lo considera solo un sogno. Ha visto “dita lunghe e contorte, occhi piccoli e una bocca strana da cui fuoriusciva un liquido blu”. Poco prima di svegliarsi, Dišakamak ha sentito la voce di Namtar che chiamava lui e Kasânītu, ma la voce di ESSO era così flebile che fatica a ricordare come fosse.
Profile in English
ー Generalities ー
Species: SpectreAge: as old as the universe
Height: unknown
Weight: unknown
Other names/pseudonyms:
THING (DEITTA)
IT (SUNU)
World: NoWorld
Relative(s):
Dišakamak (creation)
Kasânītu (creation, †)
ー Appearance
Namtar's body was mostly made of darkness, with a few details made of light. ITS halo was made of condensed Thread of Fate. The liquid coming out if ITS mouth was a poisonouns substance, the origin of all illnesses.
ー Story
Namtar is a Spectre of Time who existed before the Spectres of Matter at the beginning of the universe. IT was the one who gathered the first light of the universe in ITS hands and allowed the birth of Dišakamak and Kasânītu, but IT didn't predict their engulfment in the darkness. IT then sacrificed ITself in order to stabilise said darkness, but it was too late for ITS creations. After ITS sacrifice the Thread of Fate expanded in the whole universe and at present it's the force that keeps the NoWorld stable and all the Worlds immobile in it - without the Thread, Worlds could possibly collide due to the everchanging nothingness of the NoWorld. The Thread of Fate is mostly invisible, but it can be seen by Dišakamak and those who control Matter (Spectres of Matter, Molocco, Koannael, Jocelyn and Alaia, in the future also Devanampiya). It looks like a fine blue thread of silk. At some point after Namtar's death, the Thread of Fate condensed into four different centres and originated the Spectres of Matter Neutronium, Higgs Boson, Volkas and Strangelet.
Namtar is commonly called THING (DEITTA) or IT (SUNU) in literature. There's only a few poems about IT, written by Higgs Boson, who wrote down what Dišakamak told her. Dišakamak could only see IT briefly. He thinks it was a dream. He saw "long and twisted fingers, small eyes and a weird mouth pouring out a blue liquid". Right before he woke up, Dišakamak heard Namtar's voice calling his and Kasânītu's names, but ITS voice was so faint that he struggles at remembering what it sounded like.